La qualità, la cura del dettaglio, la tradizione sono tutte caratteristiche a cui si tende ad associare il Made in Italy.
Sinonimo di eccellenza in molti settori industriali del nostro Paese, è un concetto che investe in maniera trasversale molti settori: dal design alla moda fino al food. Ma questo patrimonio che fonde materiale e immateriale è sempre messo a rischio da quanti cercano fraudolentemente di evocare un’identità italiana con nomi fittizi, improbabili brand, richiami falsi, con ingenti danni alle imprese del nostro Paese e all’economia nazionale.
Con l’obiettivo di tutelare e promuovere l’eccellenza italiana, Il Sole 24 Ore, insieme a Confindustria e con la collaborazione di Bureau Veritas, Ente certificatore indipendente, ha recentemente lanciato la certificazione ItalyX. L’innovativo marchio di qualità mira ad evidenziare i tratti distintivi delle nostre imprese nazionali e la loro italianità, generando un vantaggio nei mercati esteri che sta accrescendo il numero di adesioni. Tra le aziende che hanno deciso di partecipare a ItalyX, spiccano due importanti protagonisti del settore food: De Cecco e Di Marco.
Nelle interviste riportate si evince la necessità di mostrare l’italianità e dimostrare con elementi certi questa appartenenza. Il motivo è semplice! Il mercato è bombardato da nuove aziende, nuovi competitor e la istintività è fondamentale per il successo!
…..”Il 9 aprile 2024 il Gruppo De Cecco è stato il primo produttore di pasta ad aver ottenuto la certificazione ItalyX con l’obiettivo di rafforzare il valore di un brand che ha una storia ininter- rotta dal 1831. Nel settore alimentare, in generale, e nel comparto pasta in particolare, la distintività del marchio è fondamentale per il successo. Le per- sone sono bombardate da messaggi pubblicitari e da una miriade di pro- dotti e claim sugli scaffali dei super- mercati, quindi, è importante distin- guersi dalla concorrenza e avere una propria chiara identità. Ancora di più quando si opera su tutti i mercati con uno spiccato orizzonte internazionale. “L’utilizzo di parole e immagini che richiamano l’Italia e la sua cultura cu- linaria – spiega il Cav. Filippo Antonio De Cecco, alla guida del Gruppo da più di mezzo secolo e Presidente in carica da più di trent’anni – è una strategia di marketing molto utilizzata perché è sempre più alta la percentuale di ac- quirenti alla ricerca di prodotti “italia- ni” autentici, associati all’alta qualità. Dunque, per distinguersi dalla con- correnza e tutelarsi dall’italian sound, è fondamentale offrire prodotti di alta qualità reale e comunicare in maniera rigorosa e verificabile le caratteristi- che qualitative vantate. La qualità è, e resta, il fattore più importante per il successo. Senza dimenticare la so- stenibilità e l’innovazione, attraverso nuovi prodotti e servizi, e l’attenzione massima a tutelare i propri marchi e brevetti”. Nel 1889 fu realizzato nel pastificio di Fara San Martino il pri- mo impianto di essiccazione artificiale ad aria calda della pasta con il quale si sono gettate le basi per la produ- zione di pasta di alta qualità, preser- vando le caratteristiche nutrizionali e organolettiche della materia prima, e per l’esportazione anche oltre oceano. Così nel 1893 all’Esposizione Univer- sale di Chicago la pasta De Cecco con- quista la medaglia d’oro mostrandosi fin dall’epoca attentissima al mercato oltre i confini nazionali. L’analisi del- la performance economica del 2023 mostra in modo chiaro che i mercati internazionali sono il nuovo traino del Gruppo, in particolare i paesi Europei, mercati storicamente complessi per la pasta made in Italy, oggi valgono in- sieme circa il 25% del fatturato estero della De Cecco.
“L’italianità si esprime nei nostri prodotti, da sempre realizzati nelle
unità produttive De Cecco dislocate in Abruzzo – aggiunge il Cav. Filippo Antonio De Cecco – . Il Made in Italy indica una qualità superiore garanti- ta nel tempo con il rigore di un me- todo in cui l’innovazione tecnologica è applicata ai sistemi tradizionali di produzione e con costante e conti- nua ricerca della qualità in ogni fase del processo, a partire dalla selezio- ne dei migliori grani duri italiani ed esteri”. Nel catalogo prodotti De Cecco sono più di 300 le referenze di pasta ed è ben diversificata l’area del primo piatto con una vasta gam- ma di prodotti e items come l’olio
extravergine di oliva, i sughi pronti, pesto, derivati del pomodoro e altri, commercializzati fino alla linea ba- kery. La storia quasi bicentenaria di De Cecco ne attesta la sua capacità di adattamento alle trasformazioni: è il caso della digitalizzazione, o meglio del lungo processo di transizione digitale che in azienda ha toccato quasi tutti i processi, da quelli ge- stionali, di vendita e di formazione, alla comunicazione interna, quindi sempre al passo con le nuove tec- nologie, dapprima con industria 2.0, poi industria 4.0 e oggi industria 5.0 per il nuovo posizionamento di
sostenibilità e rating ESG (Environ- mental, Social e Governance). Rinnovamento e trasformazione sono valori condivisi anche dall’azienda Di Marco Corrado, realtà fondata da Corrado Di Marco, discendente da una famiglia di panificatori e operan- te dagli anni Settanta nel settore della panificazione. La Di Marco Corrado è un’azienda che unisce tradizione con il desiderio di sperimentare e la capa- cità di anticipare o determinare nuovi mercati. Il fondatore, infatti, sposato con una nutrizionista, è convinto che sia arrivato il momento per una pizza differente, più leggera e digeribile. Nel 1981, l’azienda lancia Pizzasnella, una pizza a lunga lievitazione senza grassi e zuccheri aggiunti che all’inizio fatica ad affermarsi essendo molto diversa dai prodotti presenti sul mercato…….” il resto dell’articolo è presente su FARE NETWORK allegato de IL SOLE 24 ORE
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