La risposta negativa alla questione – che involge il regime transitorio della riforma Cartabia annesso dall’articolo 94, comma 2, del Dlgs n. 150/2022 in forza dell’ultimo decreto “milleproroghe” – viene dalla Seconda sezione penale della Corte di cassazione, con notizia di decisione n. 7 resa all’esito dell’udienza del 31 gennaio scorso